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Le teorie di Velikovsky

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Le teorie di Velikovsky Empty Le teorie di Velikovsky

Messaggio Da matrona Lun Set 14, 2009 8:56 pm

In questo post voglio parlarvi di Immanuel Velikovsky e delle sue teorie tratte dal libro "Mondi in collisione".
Questo libro propone le teorie di Velikovsky, riguardanti la Terra devastata circa 3500 anni or sono da un incontro ravvicinato con una cometa, causando sconquassi tellurici, delle eruzioni vulcaniche e dai maremoti, seminando distruzione ovunque, cancellando civiltà intere dal pianeta; quelle descritte nei miti di tutto il mondo e nella Bibbia.
Questa cometa, Velikovsky la trova nel pianeta Venere; infatti, secondo lui, Venere nacque da uno distaccamento del pianeta Giove, causato da una forte esplosione, che andò a spostare l'originale orbita di Marte, causando le catastrofi sulla Terra e sorpassandola di pochi km. Infatti nei miti queste catastrofi sono associate a Venere.
A sostenere la teoria che Venere fosse il più giovane dei pianeti, è anche il fatto che sia l'unico a girare al contrario rispetto a tutti (indice che non piò essere nato in sieme a gli altri), le sonde sovietiche hanno evidenziato spettacolari tempeste elettriche (il passaggio ravvicinato di 2 pianeti può provocare vistosi squilibri elettromagnetici) e la fascia di Van Allen disposta tutto attorno alla Terra sembrerebbe essere una conferma; anche i movimenti tra Terra e Venere sembrano collegati: ad ogni congiunzione inferiore, Venere, ci mostra sempre la stessa faccia, fenomeno causato da un probabile collegamento di campi magnetici.

Ma la teoria che le catastrofi furono provocate da una anomalia cosmica planetaria, la si ritrova anche nell'austriaco Hans Hoerbiger teorizzando che la Terra in un passato molto lontano avesse 2 lune e il collasso di una di queste, procurò appunto queste catastrofi.

Velikovsky profetizzò Giove come attivita sorgente di onde radio, e attribuendo al Sole un campo magnetico di rara potenza. Uno dei tanti critici fu il professor Donal Menzel, contemplando un potenziale elettrico calcolato molto inferiore, ma il tempo e le ricerche diedero ragione a Velikosky.

Un'altro argomento in cui Velikovsky sembra essere riuscito a centrare il bersaglio è la questione del ribaltamento dei poli magnetici terrestri. Sappiamo che quando il magma vulcanico si raffredda o quando un mattone si secca, i materiali magnetici inglobati si orientano nella direzione del campo magnetico terrestre.
Al volgere del secolo Giuseppe Folgheraiter esaminò dei vasi etruschi per prendere nota delle variazioni magnetiche e nel constatare un totale ribaltamento del campo magnetico planetario attorno all'epoca corrispondente all'VIII a.C.
Alcuni scenziati spiegano il fatto, semplificando, che le ceramiche possono essere cotte a testa in giù.
Nel 1906 Bernard Brunhes rintacciò questo ribaltamento in rocce vulcaniche, e continuando le ricerche si riscontrò che l'inversione dei poli magnetici, negli ultimi 3 milioni e mezzo di anni, si verificò almeno 9 volte.

Ma chi era Velikovsky?

Immanuel Velikovsky era un ebreo russo, nato nel giugno del 1985 a Vitebsk; studioso di matematica e laureato inMedicina, è stato il primo allievo di Stekel (un seguace della scuola di Freud).
Nel 1924 aveva trascorso qualche tempo in Palestina per praticare la professione, e si avvicina alla sua più grande passione: l'archeologia.
La lettura del libro di Freud "Mosè e il monoteismo", lo affascina, soprattutto il coraggio di sostenere le proprie tesi contro tutto e tutti, lo spinge a fare ricerche sulle antiche civiltà greche, egizie e del vicino Medio Oriente.
Le sue ricerce lo portarono alla conclusione che molte date ritenute ufficiali, in rieltà facevano acqua da tutte le parti; per esempio riteneva che il re egizio Akhenaton (faraone biblico che teneva prigioniero il popolo di Israele), era il legendario Edipo, e che le piaghe che sconquassarono il suo regno erano i fatti e fenomeni di una immane catastrofe cosmica.
Una prova a suo favore era un antico papiro egizio scritto da un sacerdote di nome Ipuwer, dove raccontava le piaghe d'Egitto in modo molto simile a quelle della Bibbia.
Nel 1939 Velikovsky si Trasferì negli Stati Uniti.
Dove nel 1950, vide pubblicato il suo primo libro "Mondi in collisione", non senza molte critiche da parte di studiosi di tutte le scienze, che non accettavano cambiamenti nei dogmi accademici; ma nell'America, un grande paese di "fondamentalisti", (cioè che prendevano alla lettera le sacre Scritture Cristiane e gioivano, ogni qual volta un'uomo di scienza confermava alcuni passi della Bibbia), il libro divenne in pochissimo tempo un Best-Seller.

Ma non tutti gli scienziati si schierarono contro:
Gordon Atwater, responsabile del Dipartimento di Astronomia del Museo di storia Naturale di New York e James Putnam, il rettore, vennero licenziati.

Nel 1955 usci "Ages in Chaos", in cui la sua tesi fondamentale consiste nel sostenere che gli storici del mondo antico erano incorsi in errori grossolani nella datazione dei tempi, al punto che dalla cronologie canoniche sarebbe necessario abolire un periodo di non meno 600\700 anni.

Nel 1982, postuma, usci "Mankind in Amnesia" , dove si ripetono alcune tematiche già uscite, aggiungendo che la immane catastrofe aveva provocato anche una amnesia collettiva nell'umanità sopravissuta.

A chi crede che Velikovsky sia un genio innovatore, si può solo rimproverare il vizio di far propria una teoria non convenzionale e di diffenderla con le unghie e con i denti, all'interno di un rigido dogmatismo, come i suoi esempi di vita Freud e Keplero.
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