Atto IX - Un brutto presentimento
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Atto IX - Un brutto presentimento
Le due amiche dopo un tiepido sonno salgono sulll'aereo come previsto e una volta salite, Clara comincia a confidarsi e a sognare momenti di vita che avrebbe voluto, ma che il destino, compiaciuto le ha negato. Ma un brutto presentimento si aggira freddo e agghiacciante nell'aria.
Un brutto presentimento
Ci svegliammo di colpo,
spaventate da un lampo.
Un brutta tempesta era in arrivo
ma il viaggio non pensammo a disdirlo.
Elide impavida era pronta a partire,
ed entrambe le valige prendemmo senza ridire
una parola o un ripensamento,
qual tempo è mai questo,
pensai
e la terra ferma abbandonai.
Salite sull'aereo dal finestrino
ripensavo a ciò che mi successe repentino
ma niuna parola proferii
alla mia amica di sventura e capii,
che quella tempesta un brutto presentimento destava
e la mia mente allerta stava.
Dallo stesso finestrino il cielo era quasi del tutto nero,
ma durante il volo calma e quieta ero,
ed Elide al mio fianco
la mano mi prese col cuore stanco:
già era palese che la forza la stava abbandonando,
e la ragione ai dubbi posto stava lasciando.
Con un fil di voce sottile e premuroso mi chiese:
“A cosa stai pensando?” e altre parol non spese.
“Perchè mi chiedi questo” risposi,
e coraggiosamente le proposi
parole ineffabili in grado di destare
le anime più cupe e meritare
tutta la gratitudine che l'essere umano può dare
come ricompensa nei momenti più cupi
all'ascoltar coraggio che si espande nei sentieri più duri.
Lei non parlò
e con un sorriso il posto al mio discorso lasciò:
“Rimembravo la mia vita stessa,
tragica che eclissa,
come la luna davanti al sole
e nella sua eclissi muore.
Quanto avrei voluto avere una famiglia,
e abbracciar un pargolo tutto mio nell'odor di vaniglia
di biscotti appena sfornati
come in qualsiasi famiglia felice e con il mio compagno avviluppati
se mai l'avessi avuto, in un unico profumo d'amor che trasale,
dal letto e la casa riempie sensuale.
Ma tutto ciò rimarrà solo un ricordo mai nato,
ed ora più che mai già dimenticato.
Quindi più non rattristarti, amica mia
sii intelligente e che la paura ti sia restìa,
e quando a destinazione arriveremo,
insieme sogneremo e ci divertiremo.”
Ridemmo contente
e il nostro sorriso suadente
finir mai non poteva,
poiché della nostra felicità ed emozione l'aria riempita era.
Mi voltai a guardare ancora il cielo ormai stellato,
e di poche nuvole solo era macchiato.
Chiusi gli occhi per riposare,
ma d'improvviso una strana nube l'aereo stava per attraversare.
Un rombo di tuono tutti i passeggeri spaventò,
e questo ricordo cancellar mai più potrò.
Un brutto presentimento
Ci svegliammo di colpo,
spaventate da un lampo.
Un brutta tempesta era in arrivo
ma il viaggio non pensammo a disdirlo.
Elide impavida era pronta a partire,
ed entrambe le valige prendemmo senza ridire
una parola o un ripensamento,
qual tempo è mai questo,
pensai
e la terra ferma abbandonai.
Salite sull'aereo dal finestrino
ripensavo a ciò che mi successe repentino
ma niuna parola proferii
alla mia amica di sventura e capii,
che quella tempesta un brutto presentimento destava
e la mia mente allerta stava.
Dallo stesso finestrino il cielo era quasi del tutto nero,
ma durante il volo calma e quieta ero,
ed Elide al mio fianco
la mano mi prese col cuore stanco:
già era palese che la forza la stava abbandonando,
e la ragione ai dubbi posto stava lasciando.
Con un fil di voce sottile e premuroso mi chiese:
“A cosa stai pensando?” e altre parol non spese.
“Perchè mi chiedi questo” risposi,
e coraggiosamente le proposi
parole ineffabili in grado di destare
le anime più cupe e meritare
tutta la gratitudine che l'essere umano può dare
come ricompensa nei momenti più cupi
all'ascoltar coraggio che si espande nei sentieri più duri.
Lei non parlò
e con un sorriso il posto al mio discorso lasciò:
“Rimembravo la mia vita stessa,
tragica che eclissa,
come la luna davanti al sole
e nella sua eclissi muore.
Quanto avrei voluto avere una famiglia,
e abbracciar un pargolo tutto mio nell'odor di vaniglia
di biscotti appena sfornati
come in qualsiasi famiglia felice e con il mio compagno avviluppati
se mai l'avessi avuto, in un unico profumo d'amor che trasale,
dal letto e la casa riempie sensuale.
Ma tutto ciò rimarrà solo un ricordo mai nato,
ed ora più che mai già dimenticato.
Quindi più non rattristarti, amica mia
sii intelligente e che la paura ti sia restìa,
e quando a destinazione arriveremo,
insieme sogneremo e ci divertiremo.”
Ridemmo contente
e il nostro sorriso suadente
finir mai non poteva,
poiché della nostra felicità ed emozione l'aria riempita era.
Mi voltai a guardare ancora il cielo ormai stellato,
e di poche nuvole solo era macchiato.
Chiusi gli occhi per riposare,
ma d'improvviso una strana nube l'aereo stava per attraversare.
Un rombo di tuono tutti i passeggeri spaventò,
e questo ricordo cancellar mai più potrò.
Teresa- Numero di messaggi : 76
Data d'iscrizione : 10.02.10
Età : 43
Località : Foggia
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