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Il tredicesimo piano

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Messaggio Da Mik Darko Dom Giu 13, 2010 11:45 am

Anni '30.
A causa di un'amara scoperta Hannon Fuller sa che la sua vita d'ora in poi sarà in grave pericolo. Per questo motivo scrive una lettera a Douglas Hall, suo fedele amico, nella quale gli spiega tutta la verità. Torna a casa si mette a letto e si ritrova in un altro mondo, nel mondo reale. Qui tenta nuovamente di mettersi in contatto con Hall, ma viene massacrato prima di riuscirci. Douglas Hall viene svegliato dalla polizia e invitato a fare il riconoscimento del corpo, da questo punto tanti punti interrogativi costelleranno la sua vita. Tra questi la comparsa della misteriosa figlia di Fuller, di cui lui non aveva mai sentito parlare.

Il tredicesimo piano Sfondodeldesktop1ou3

Questo non è un mondo reale. Appena togli la spina, io scompaio, e tutto quello che ho detto, tutto quello che ho fatto, non avrà più importanza.


Il tredicesimo piano è arrivato in Italia nello stesso anno di Matrix, ma non ha riscosso il medesimo successo. Anche se è da prediligere il meno noto. Il perché è semplice: questo film è complesso come il primo ma non ha bisogno di una trilogia per offrire una spiegazione razionale e credibile.
È un ottimo thriller fantascientifico, senza tempi morti e con una trama complessa ma che appare del tutto chiara quando i fili della matassa (o quelli dei circuiti) si sbrogliano. Il regista ha svolto un ottimo lavoro e i protagonisti non sono stati da meno forse, in questo caso, la colpa è attribuibile interamente al marketing.

Recensione (avviso: spoiler della trama)
In un'epoca in cui non si capisce più cosa è vero e cosa è falso, cosa è reale e cosa virtuale si inserisce questo film che ti mette dubbi pure maggiori...
E sì che questa descritta nel film vorrebbe essere fantascienza ma il mondo in cui viviamo, purtroppo, anche se non attraverso la tecnologia, pare che a questi livelli ci stia arrivando o ci arriverà presto.

I protagonisti del film sono scienziati che stanno conducendo un esperimento: creare una realtà "virtuale" nel passato a cui possono accedere tramite il "tredicesimo piano" di questo palazzo fantascientifico.
Nella realtà-virtuale-passata vivono dei personaggi veri-falsi che hanno una vita, dei sentimenti, una coscienza e anche... un'anima. Ma in realtà sono solo virtuali, frutto di un esperimento scientifico. Gli scienziati del presente accedono al passato attraverso delle persone create ad arte che vivono lì, lavorano lì, amano lì ma dentro i quali gli scienziati possono trasmigrare a loro piacimento per non più di 2 ore a volta.
Si sono creati insomma una sorta di alter ego virtuali a cui si 'appoggiano' quando vogliono entrare nel passato ma che nelle loro vite reali-virtuali sono totalmente ignari di essere oggetti di esperimento. Il film inizia quando uno dei tre scienziati muore assassinato e un altro viene accusato dell'omicidio, e a questo punto deve attraversare la realtà reale e quella virtuale per scoprire la verità e dimostrare la sua innocenza. Ma è proprio qui che sta il bello, perchè nella vicenda si inserisce una donna, che racconta di essere la figlia dell'ucciso e che soprattutto si innamora all'istante dell'accusato. Peccato che nessuno abbia mai saputo dell'esistenza di questa presunta figlia del morto.
Ed è proprio l'apparizione improvvisa della dolce fanciulla che lascia già capire dove sta l'inghippo... Se il morto non aveva mai avuto alcuna figlia, da dove sbuca questa tipa?
Non verrà mica fuori da qualche altra "realtà" di cui questa in cui si svolgono gli eventi è la rappresentazione virtuale? Ebbene sì.

Il dramma che si pone davanti agli occhi dei protagonisti è che loro stessi, che per anni hanno giocato con le vite delle persone che avevano creato nella loro realtà virtuale, sono essi stessi pedine in un'altra realtà virtuale comandata da gente che vive in un'altra epoca. Pensiamo di manipolare e invece siamo manipolati, pensiamo di essere veri e che gli altri siano finti ma forse siamo finti anche noi... pensiamo di poter giocare con le vite degli altri e invece magari sono altri che giocano con le nostre.

Cosa è vero vero? Cosa è finto finto? Cosa è finto vero o vero finto? La realtà esiste o siamo tutti delle rappresentazioni virtuali di qualcosa? Alla fine del film le tre dimensioni si mescolano pericolosamente, personaggi del passato virtuale finiscono nel presente virtuale mentre dal presente virtuale il personaggio prende il posto del suo alter ego reale nel futuro reale. La favola ha un lieto fine che sembra mettere a posto tutto. La ragazza fa ammazzare il suo marito reale nella dimensione virtuale perchè è diventato un crudele assassino e si riporta nella vita reale il di lui alter ego virtuale di cui s'è innamorata. Il vero diventa finto e il finto diventa vero. Ma la domanda che mi pongo io è: ma il vero esiste veramente? Perchè la sensazione è... che tutti noi se spingiamo l'acceleratore e corriamo in strada ad un certo punto troviamo il cartello "THE END", come in un grande Truman Show.


Mik Darko
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