Iczer 1
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Iczer 1
Azione, avventura, erotismo (o presunto tale), belle ragazze, fantascienza, horror, suspense, dramma, scene di distruzione di massa... c'è un po' di tutto, insomma. E, quel che più conta, davvero ben raccontato. Se non pretendete l'Iliade, naturalmente.
Anno: 1985
Autore: Toshihiro Hirano
Titolo or.: Tatakae! Iczer 1
Durata: 3 OAV da 30', 30' e 48'
Char. Design: Toshihiro Hirano
Musiche: Michiaki Watanabe
Casa prod.: AIC
L'uomo che fugge
È uno degli incipit più abusati dell'universo (l'ho usato anche io). Ed è infatti così che inizia la storia: un anonimo tizio fugge nella deserta notte di Tokyo da una ragazza dai lunghi capelli biondi. Ma le apparenze ingannano; l'uomo è in realtà un Bedem, un mostro alieno avanguardia di un'invasione, e la ragazza è Iczer 1, anch'essa aliena ma nemica del padrone dello "schifoide". Costui, tale Big Gold, si è impadronito del corpo e della mente della Regina del pianeta vagante Kutruf (o Cotuwolf, non ho mai capito quale fosse la traslitterazione ufficiale) e ora viaggia per l'universo in cerca di prede.
L'unica in grado di opporsi è appunto la bionda guerriera, alter ego della Regina, originatasi durante la lotta fra essa ed il cattivo. Oltre a vari superpoteri, la ragazza possiede, "parcheggiato" in un'altra dimensione, Iczer Robo: grandiosa superarma che, però, ha un piccolo difetto... deve essere alimentata dalla carica vitale ed emotiva di un essere umano particolare. Inutile aggiungere che la persona in questione è una liceale (di nome Nagisa) e che, quando svolge il ruolo di batteria, è nuda con un mucchio di tubi attaccati.
Quale nazione attacchiamo per prima?
È ovvio che per un alieno la domanda è retorica e lo è ancor di più per Hirano, un regista che ama replicare minuziosamente paesaggi reali per poi farli distruggere da battaglie robotiche. Nel seguito della storia, quindi, assisteremo agli attacchi da incubo (letteralmente...) contro Nagisa, agli scontri fra gli alieni e le Forze di Difesa Terrestri (che le prenderanno sempre), agli interventi di Iczer 1 in difesa di tutti ed alla creazione di Iczer 2. Quest'ultima è la controparte malvagia della prima ed è più che ovvio che le due si scontreranno due volte.
Per chi volesse gustarsi questo prodotto d'annata non racconterò la fine, ma devo dire... Beh, giudicate voi.
Tirando le somme
Combatti! Iczer 1 è una delle serie di OAV di cui è obbligatoria la visione per avere un'idea di quelle che fossero le principali tendenze dell'animazione giapponese degli anni '80, così come la comparazione con il quasi seguito Booken! Iczer 3 ne sottolinea la diversità con quella degli anni '90.
Tecnicamente ancora valida, resta, come già accennato, un esempio di ben riuscito mischiaggio di generi a tutt'oggi raramente eguagliato. Molti grandi nomi collaborarono a questa opera e alcuni di loro ancora oggi costituiscono le "colonne" dell'industria (uno fra tutti, Toshihiro Hirano).
Anno: 1985
Autore: Toshihiro Hirano
Titolo or.: Tatakae! Iczer 1
Durata: 3 OAV da 30', 30' e 48'
Char. Design: Toshihiro Hirano
Musiche: Michiaki Watanabe
Casa prod.: AIC
L'uomo che fugge
È uno degli incipit più abusati dell'universo (l'ho usato anche io). Ed è infatti così che inizia la storia: un anonimo tizio fugge nella deserta notte di Tokyo da una ragazza dai lunghi capelli biondi. Ma le apparenze ingannano; l'uomo è in realtà un Bedem, un mostro alieno avanguardia di un'invasione, e la ragazza è Iczer 1, anch'essa aliena ma nemica del padrone dello "schifoide". Costui, tale Big Gold, si è impadronito del corpo e della mente della Regina del pianeta vagante Kutruf (o Cotuwolf, non ho mai capito quale fosse la traslitterazione ufficiale) e ora viaggia per l'universo in cerca di prede.
L'unica in grado di opporsi è appunto la bionda guerriera, alter ego della Regina, originatasi durante la lotta fra essa ed il cattivo. Oltre a vari superpoteri, la ragazza possiede, "parcheggiato" in un'altra dimensione, Iczer Robo: grandiosa superarma che, però, ha un piccolo difetto... deve essere alimentata dalla carica vitale ed emotiva di un essere umano particolare. Inutile aggiungere che la persona in questione è una liceale (di nome Nagisa) e che, quando svolge il ruolo di batteria, è nuda con un mucchio di tubi attaccati.
Quale nazione attacchiamo per prima?
È ovvio che per un alieno la domanda è retorica e lo è ancor di più per Hirano, un regista che ama replicare minuziosamente paesaggi reali per poi farli distruggere da battaglie robotiche. Nel seguito della storia, quindi, assisteremo agli attacchi da incubo (letteralmente...) contro Nagisa, agli scontri fra gli alieni e le Forze di Difesa Terrestri (che le prenderanno sempre), agli interventi di Iczer 1 in difesa di tutti ed alla creazione di Iczer 2. Quest'ultima è la controparte malvagia della prima ed è più che ovvio che le due si scontreranno due volte.
Per chi volesse gustarsi questo prodotto d'annata non racconterò la fine, ma devo dire... Beh, giudicate voi.
Tirando le somme
Combatti! Iczer 1 è una delle serie di OAV di cui è obbligatoria la visione per avere un'idea di quelle che fossero le principali tendenze dell'animazione giapponese degli anni '80, così come la comparazione con il quasi seguito Booken! Iczer 3 ne sottolinea la diversità con quella degli anni '90.
Tecnicamente ancora valida, resta, come già accennato, un esempio di ben riuscito mischiaggio di generi a tutt'oggi raramente eguagliato. Molti grandi nomi collaborarono a questa opera e alcuni di loro ancora oggi costituiscono le "colonne" dell'industria (uno fra tutti, Toshihiro Hirano).
matrona- Collaboratore
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