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Messaggio Da matrona Mer Lug 22, 2009 9:53 am

Introduzione sull'arte giapponese

Qualche informazione sull'arte giapponese
In questa sezione si cerca di ripercorrere la storia dell' arte giapponese esaminando le innovazioni artistiche di ciascun periodo della storia del Giappone.
Si parte dall' arte rozza del periodo Jomon i cui le ceramiche venivano decorate con fibre vegetali per poi passare al periodo Yayoi caratterizzato dalla lavorazione dei metalli e dall' introduzione del tornio a ruota.
Al successivo periodo Kofun invece risalgono i tumuli funebri e le statuine in terracotta dette haniwa, che venivano sepolte al loro interno insieme al corpo del defunto.
L'arte giapponese del periodo Asuka e Nara risente particolarmente dell'influenza della Cina e della diffusione del buddismo, a questo periodo risalgono infatti molti templi buddisti e delle sculture bronzee rappresentati Buddha.
Durante il periodo Heian l'arte subisce un ulteriore sviluppo nasce lo stile yamato-e nella pittura e nell'architettura si introducono le pagode sul modello cinese.
arte giapponese Palazzo_giappone

PERIODI ARTISTICI



JOMON E YAYOI:



Ceramiche del periodo Jomon
Durante il periodo Jomon (10.000 a.C.-300 a.C.) l'arte più rilevante fu quella della lavorazione della ceramica infatti la parola Jomon significa "motivo a corda" e ricorda un particolare tipo di lavorazione della ceramica diffusasi in questo periodo.
Le ceramiche in questo periodo venivano decorate stringendo delle corde in fibra vegetale attorno all'argilla, in seguito vennero eseguite anche decorazioni geometriche ma il motivo a corda rimase predominante per tutto il periodo Jomon.



Statuine del periodo Jomon
Nel periodo Jomon si diffusero anche delle statuine in ceramica, chiamate dogu, alte circa 25 cm spesso legate a una corda per essere trasportate allacciandole al corpo; le statuine dogu rappresentavano animali o esseri umani (vedi anche bambole dogu).
Queste statuine venivano usate in vari rituali ad esempio in quelli relativi al parto e alla fertilità venivano usate dogu che mettevano in risalto le caratteristiche femminili mentre nei rituali di guarigione o per le maledizioni si usavano delle statuine dogu prive di alcune parti del corpo.



Sviluppo dell'arte giapponese nel periodo Yayoi
Durante il periodo Yoyoi (300a.C. - 250d.C.) ci fu una notevole evoluzione anche nell'arte in quanto vennero inventati il tornio e il forno per la cottura delle ceramiche e vennero introdotte le tecniche per la lavorazione dei metalli.
Le ceramiche grazie all'introduzione del tornio a ruota divennero più raffinate, si diminuirono le decorazioni puntando soprattutto alla funzionalità degli oggetti piuttosto che all'aspetto ornamentale.
L'introduzione della lavorazione dei metalli, probabilmente grazie all'influenza della cultura cinese, consenti la creazione di manufatti in bronzo o altri metalli come le armi in rame le dotaku: delle campane in bronzo utilizzate durante i rituali.





KOFUN:



Architettura Kofun
Durante il periodo Kofun (dal 250 al 552) si sviluppò l'architettura funebre giapponese tanto che questa epoca è chiamata periodo dei tumuli per la magnificenza delle tombe a tumulo ben arredate.
Le tombe kofun si dividono in diversi gruppi in base alla loro forma: quelle a forma circolare erano chiamate "empun", quelle quadrate sono chiamate "hofun" mentre quelle con la forma di serratura sono dette "zempô-kôen-fun".
Le tombe circolari erano più piccole e avevano un diametro di circa 50 metri invece quelle a serratura potevano misurare anche 400 metri in lunghezza, spesso queste tombe sono circondate da molti tumuli più piccoli.



Le statuine haniwa
Al periodo kofun risalgono anche le statuine in terracotta chiamate haniwa che significa "argilla cava" infatti queste statuette erano in argilla vuota e venivano sepolte insieme al defunto dentro ai tumuli. (vedi anche bambole haniwa)
Secondo la leggenda fu l'imperatore Suinin a decidere per primo di far seppellire insieme alle statuine haniwa anziché con servi veri che in precedenza venivano sepolti vivi col loro signore.



Altri utensili
A questo periodo risalgono anche i dokyo degli specchi in bronzo che i giapponesi copiavano incidendo gli ideogrammi cinesi anche senza capirne il significato e che poi riponevano nelle tombe per proteggere lo spirito del defunto grazie alla dea Amateratsu.
A questo periodo risalgono anche due tipi di ceramiche: le Hajiki di colore rossastro con le quali erano realizzati utensili da lavoro e le Sueki più raffinate di colore grigio e di origine coreana che venivano cotte a temperatura più elevata.





ASUKA E NARA:



L'arte giapponese e il buddismo
Durante il periodo Asuka in Giappone, sotto l'influenza dei monaci cinesi e coreani si diffuse il buddismo, ciò fu molto importante per l'arte infatti a questo periodo risalgono molte statue di Buddha e i primi templi a lui dedicati.



Architettura giapponese del periodo Asuka
Come già detto al periodo Asuka risalgono molti templi buddisti in particolare il tempio di Horyu-ji che attualmente è fra le più antiche costruzioni in legno del Giappone anche se probabilmente fu ricostruito nel 670 in seguito a un incendio.



Scultura giapponese del periodo Asuka
Al periodo Asuka risale anche il bronzo di Ankoin, una grande statua rappresentante Buddha e giudicata la più grande scultura di quel periodo, purtroppo a causa dei cattivi restauri e delle calamità naturali solo la fronte, le braccia e le orecchie di questa scultura appartengono al nucleo originale.
In questo periodo le tecniche per la fusione e la lavorazione del bronzo furono notevolmente migliorate grazie ai contatti con la Cina, inoltre gli artisti giapponesi prestarono sempre più attenzione alle proporzioni dando vita a un nuovo stile ben rappresentato dalla statua di Kwannon a Chiuguji.



L'arte giapponese del periodo Nara
Durante il periodo Nara l'influenza del Buddismo e della Cina divenne ancora più forte e per promuovere la nuova religione l'imperatore Shomu favorì la nascita di monasteri e santuari buddisti come il Toda-ji che però fu gravemente danneggiato, per cui oggi rimangono solo ricostruzioni.





HEIAN:



Le due fasi del periodo Heian
Nella prima parte del periodo Heian l'arte giapponese continuò a essere influenzata dal buddismo, in particolare dagli insegnamenti del monaco Kukai che fondò la scuola Shingon di ritorno dalla Cina iniziò allora la produzione dei mandala ossia delle rappresentazioni simboliche del mondo.
Nella seconda fase grazie alla scuola amidista si diffuse un forte interesse per l'arte e per l'estetica, inoltre in questa fase furono inserite le pagode nei templi e le statue di Buddha vennero rappresentate con un'espressione pacata e austera e con degli abiti con ricchi drappeggi.



L'architettura del periodo Heian
Nel periodo Heian ci furono delle innovazioni anche nell'architettura vennero realizzati i scinde-zukuri dei palazzi in legno con tetti di corteccia riservati alle classi aristocratiche e dotati di corridoi coperti per raggiungere i padiglioni.
Anche i templi erano costituiti da più edifici uniti fra loro da corridoi coperti e avevano perciò una pianta asimmetrica che si adattava al paesaggio e al terreno, fra i templi di questo periodo ci sono l'Enryaku-ji e il Kongobu-ji.



La pittura del periodo Heian
La pittura religiosa rappresentava soprattutto la discesa del Buddha Amida mentre nella pittura profana si diffuse lo stile yamato-e che rappresentava elementi naturali con colori vivaci, questo stile veniva usato per dipingere i rotoli come "emakimono" dove si narrava una storia corredata di immagini, fra questi rotoli è famoso il primo romanzo giapponese ovvero il Genji monogatari.



La scultura del tardo periodo Heian
La scultura nel periodo Heian divenne più raffinata un esempio di scultura di questo periodo è l'Amida Nyorai conservato nel tempio di Byodo a Uji che risale al 1053 e fu scolpito dall'artista Jocho che perfezionò la tecnica yoseki-zukuri che prevedeva la costruzione di ciascuna parte della statua separatamente.





KAMAKURA:



I committenti dell'epoca Kamakura
Durante il periodo Kamakura il potere passò nelle mani della classe militare, le opere d'arte venivanano commissionate dai samurai d'alto rango e dai monaci buddisti desiderosi di diffondere la loro religione al di fuori dell'aristocrazia.



La scultura del periodo Kamakura
Nell'epoca Kamakura la scultura subì un'evoluzione, soprattutto grazie alla scuola Kei, che ricercava uno stile realistico di cui il migliore interprete fu Unkei, uno scultore che lavorò per Minamoto Yoritomo costruendo statue monumentali.
Un massimo esempio della scultura Kamkura sono le due statue dei guardiani Ni-o scolpite 1203 da Unkei e poste nel portale del tempio Todai-ji a Nara, le due statue in legno sono alte circa 8 metri, inoltre realizzò le sculture policromatiche dei famosi monaci indiani Muchaku e Seshin.



L'architettura del periodo Kamakura
La pittura popolare in questo periodo si dedica alla stesura di storie illustrate accompagnati da didascalie spesso scritte con i kana per facilitare la lettura e paragonate da alcuni ai moderni fumetti, un esempio di questa pittura è il Kegon engi emaki in cui si narra la storia della setta Kegon.

La pittura aveva anche una encomiastica e veniva usata per elogiare le corti come nelle riedizioni emaki del Diario di Murasaki Shikibu, dove si esalta in maniera iperbolica la bellezza della vita di corte.





MUROMACHI:



I cambiamenti del periodo Muromachi
Durante il periodo Muromachi lo shogunato Ashikaga prese il potere e l'arte divenne nuovamente elitaria destinata solo alla classe aristocratica.
Anche il buddismo riacquistò importanza nell'arte giapponese soprattutto grazie alla scuola Chan e all'influenza cinese.



La pittura nel periodo Muromachi
L'intensificazione dei rapporti con la Cina portò a delle innovazioni anche nella pittura furono abbandonati i colori vivaci dello stile yamato-e e venne introdotto lo stile sumi-e realizzato con inchiostro monocromatico importato dalla Cina.
Un artista famoso del periodo Muromachi è Kano Masanobu che rappresentò il mitico monaco Kens mentre raggiungeva l'illuminazione utilizzando pennellate veloci e uno sfondo poco dettagliato.
Altro pittore famose di questo periodo è il monaco Josetsu la cui maggiore opera fu "Cercando di catturare un pesce gatto con una zucca" del 1413 che ritrae un uomo mentre osserva un pesce gatto, in origine il dipinto era stato pensato per un paravento, ma la vera novità sta nel paesaggio di sfondo che è molto dettagliato e dà un senso di profondità.
Un altro artista del periodo Muromachi è Shubun che dipinse una scena tipica della pittura cinese ovvero un asceta che medita in una capanna di bambù in cui si nota il realismo del paesaggio e la profondità dello spazio.



Architettura nel periodo Muromachi
Nell'architettura la maggiore innovazione fu l'introduzione di speciali padiglioni adibiti alla cerimonia del tè, si tratta di padiglioni caratterizzati dalla semplicità e dall'utilizzo di materiali naturali come legno, corteccia e paglia.





MOMOYAMA:



Le scuole del periodo Momoyama
Nel periodo Momyama tre condottieri Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu cercarono di mettere fine alla serie di conflitti tra daimyo e l'arte era di nuovo legata al gusto dei militari.
Una delle maggiori scuole fu la Kano-ha, fondata dal pittore Kano Masanobu, un suo allievo Kano Eitoku introdusse anche lo stile taiga che prevedeva pennellate veloci e spesse.
Altra importante scuola fu quella Hasegawa fondata dal pittore Hasegawa Tohaku che prediligeva la pittura a inchiostro.



La pittura del periodo Momoyama
Uno dei maggiori pittori dell'epoca momoyama fu Kano Eitoku che dipinse le pareti scorrevoli per il castello di Nobunaga oltre che l'abitazione di Hideyoshi, egli inoltre è ricordato per aver decorato una delle sale del tempio zen Daitoku-ji a Kyoto.
Il rivale di Eitoku fu Tohaku Hasegawa che preferiva la pittura a inchiostro, in particolare con la tecnica a inchiostro monocromatico dipinse un paravento, attualmente conservato al Museo nazionale di Tokyo, in cui è rappresentato un bosco di pini in una giornata di nebbia.



L'architettura del periodo Momoyama
A causa delle continue guerre nel periodo Momoyama si costruirono i primi castelli giapponesi, chimati tenshu, un esempio di questa forma architettonica è il castello di Himeiji o castello dell'airone bianco caratterizzato dalla presenza di tre torri attorno al corpo centrale e dai tetti ricurvi.
Nel periodo Momoyama fu inventato anche lo shoin una sorta di salone che fungeva anche da studio, un esempio si questa forma architettonica si può vedere nel castello Nijo a Kyoto.
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Messaggio Da matrona Mer Lug 22, 2009 9:53 am

EDO:



l periodo Edo
Nel periodo Edo prese il potere la dinastia Tokugawa e l'arte conobbe un grande sviluppo con l'introduzione della tecnica della xilografia.



L'architettura del periodo Edo
Nel perido Edo l'architettura unisce elementi innovativi alle antiche tradizioni come accade as esempio nella villa imperiale di katsura circondata da un enorme giardino con ponti e ruscelli.riale di Katsura ha una licenza CC-by e appartiene a Freakland.



Pittura del periodo Edo
Un dei maggiori pittori del periodo Edo è Sotastu che ideò uno stile policromatico con motivi floreali su fondo oro che venne rielaborato in seguito da Korin, il quale realizzerà dei paraventi con fiori di pruno in bianco e rosso un secolo dopo.
Un'altra opera importante di Sotatsu è la copia di pareventi che illustrano la storia del romanzo Genji Monogatari.



Xilografia del periodo Edo
Nel perido Edo si difonde lo stile Ukiyo-e che raffigurava ambienti popolari come il teatro kabuki e i bordelli utilizzando oltre alla pittura la tecnica della xilografia.
Si creava una matrice incidendo il legno dopodiché la si imbeveva di inchiostro e si utilizzava per creare diverse copie su carta, le stampe che prima rappresentavano solo ambienti popolari raffigurarono in seguito anche momenti della vita di corte.
Uno dei maggiori artisti dello stile Ukiyo-e fu Hokusai che dipinse " L'onda"una delle opere giapponesi più conosciute anche in Occidente.





MEIJI:



Influenza occidentale nel periodo Meiji-taisho
In seguito alla restaurazione Meiji il Giappone si rinnovò e si aprì maggiormente al contatto con gli stranieri mettendo fine all'isolamento, l'arte risentì quindi dell'influenza dell'occidente e furono importate forme d'arte sconosciute alla tradizione giapponese.



L'architettura nel periodo Meiji-taisho
L'architettura giapponese subì l'influenza occidentale sia perché alcuni architetti europei come T.J. Waters , C.V. Cappelletti furono invitati a costruire le loro opere in città come Tokyo, sia perché alcuni aspiranti architetti giapponesi studiarono all'estero e costruirono in patria edifici con caratteristiche occidentali come la Banca del Giappone di Tatsuno Kingo.
Ci fu innovazione anche nei materiali utilizzati infatti per far fronte ai continui terremoti si abbanbonò il legno e inseguito si passò all'utilizzo del cemento armato ben più resiste ai sismi.
In particolare nel periodo Taisho si utilizzo largamente il cemento armato per la costruzione di imponenti grattacieli che diedero un nuovo volto al Giappone.



Pittura nel periodo Meiji-taisho
Anche la pittura risentì dell'influsso occidentale fu importata la tecnica dell'olio su tela, fu difficle armonizzare le tecniche occidentali con quelle tradizionali per cui si formarono due correnti artistiche: una tipicamente giapponese l'altra orientata all'arte occidentale.
A favore della corrente occidentale fu inagurate la scuola d'arte tecnologica di Tokyo che con artisti come Chiossone e Antonio Fontanesi incoraggiò il fauvismo e correnti dell'arte d'avanguardia come il cubismo e il futurismo.
Gli artisti che continuavano a seguire la tradizione giapponese praticavano il nihonga, ovvero la pittura giapponese, la pittura di stampo occidentale invece era detta yoga.



Scultura nel periodo Meiji-taisho
In precedenza la scultura giapponese era stata largamente legata al buddismo, nell'epoca Meiji-taisho invece si producevano solo piccole statue di Buddha e si prendeva spunto dalle sculture occidentali in particolare nella scuola d'arte di Kobu venne ospitato lo scultore italiano Vincenzo Ragusa.
La scultura tradizionale e quella occidentalizzata convissero ma quando nel 1907 si tenne il primo Salone nazionale delle belle arti a Tokyo si notò la partecipazione di molti artisti che preferivano le tecniche europee e che utilizzavano materiali innovativi abbandonando il legno.





SHOWA:



Cambiamenti nel periodo Showa
Il periodo Showa è caratterizzato da una serie di innovazioni nei materiali e nelle tecnologie in quanto inizia nel 1926 e corrisponde quindi alla storia recente del Giappone.



Architettura nel periodo Showa
In seguito al terremoto del 1923 si preferì utilizzare nella costruzione degli edifici le tecniche occidentale, dopo la distruzione causata dalla seconda guerra mondiale poi si cercò di realizzare costruzione ultramoderne che potessero resistere a sismi e che fossero esteticamente accattivanti.
Dopo la seconda guerra mondiale si affermò in particolar modo l'architetto Tange Kenzo che sviluppò il piano urbanistico per Tokyo nel 1960 e fece edificare quattro anni dopo il palazzetto dello sport della capitale.



Pittura nel periodo Showa
La pittura giapponese anche nel periodo Showa è caratterizzata dalla presenza di due correnti: una filoccidentale e una tradizionalista anche se la prima finì per prevalere dando alla pittura giapponese un volto sempre più internazionale più che tradizionalista.



Fonte:http://sulgiappone.altervista.org/
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