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Messaggio Da matrona Ven Ott 02, 2009 5:42 pm

tavola cronologica

XIII secolo a.C.
Gli Etruschi giungono in Italia,probabilmente dalla Lidia o dalla zona del Caucaso.

IX-VII secolo a.C.
Sviluppo della civiltà Villanoviana.

VIII secolo a.C.
Tarquinia, Vulci, Cerveteri e Veio sono i principali centri della civiltà etrusca arcaica.

VII secoli a.C.
Gli etruschi espandono la loro influenza in Campagna e in Emilia.

VI-V secolo a.C.
Gli Etruschi raggiungono il culmine della loro potenza economica.

509 a.C.
I Romani si sottraggono al predominio etrusco

IV-III secolo a.C.
Periodo di decadenza.

265 a.C.
I Romani si impadroniscono dell'Etruria.
La produzione artistica è influenzata dalla cultura ellenistica.
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Messaggio Da matrona Sab Ott 03, 2009 3:07 am

1) La cultura

Città
Centro nevralgico della vita del popolo etrusco era la città: questa popolazione estremamente industriosa fondò numerose città, generalmente protette da cinta murarie,che si succedevano a breve distanza lungo le vallate del Tevere.
Arezzo, Cortona, chiusi, Perugina, Cerveteri e Tarquina erano le più prosperose.

Culto dei morti
La cultura è dominata da un forte senso del sacro e da un profondo culto per i defunti.
Tutta l'arte etrusca è caratterizzata dalla tomba, come luogo in cui debba sopravvivere qualcosa della vita stessa.
La tomba etrusca, sia nella foggia, che nelle decorazioni pittoriche e scultoree, deve permettere al defunto di continuare a vivere, deve ricordargli in tutto la vita.


2)L'arte

Architettura.
Nella civiltà etrusca il tempio non ha grande importanza come in quella greca: costruito in legno e argilla, non è sopravvissuto nel corso dei secoli.
Della sua struttura sappiamo (grazie a quanto riportato dal trattatista latino Vitruvio) che, costruito su un alto basamento, aveva colonne tozze e basse, senza scanalature (colonne tuscaniche) e con un capitello a forma di anello (echino) fortemente compresso.
Questa semplice struttura era vivacemente decorata con antefisse: rilievi dalle forme di teste umane stilizzate.
Forma più caratteristica hanno le strutture funerarie: le tombe presentano copertura ad arco e a volta, sono per lo più ipogee (sotterranee) e riconoscibili all'esterno da un tumolo conico di terra con l'anello di base in pietra.

Pittura
La pittura etrusca non ha caratteristiche proprie e distintive, ma serve più che altro come decorazione per le tombe.
I temi sono scene di vita quotidiana: matrimoni, scene di caccia e pesca,giochi o anche figurazioni mitologiche.
Tutte le pitture tombali si caratterizzano per il vivacecromatismo: le immagini emergono dall'oscurità del sepolcro con grande luminosità; i morti, sembra, devono poterle vedere e continuare a vivere attraverso esse.
Proprio a causa della sua destinazione mortuaria e tombale, la pittura etrusca raramente tocca alti livelli qualitativi e di originalità, né permette l'emergere di personalità artistiche definitive.

Scultura

Sensibilmente diverso è il discorso che va fatto per la scultura, infatti, anche se gran parte della produzione scultorea è legata al culto dei morti (sarcofagi, canopi, ecc..), è presente anche una grande scultura decorativa, collegata al gusto per l'arredamento della e all'ornamento della persona.
Tra le sculture più note della casa:
- l'Apollo di Veto: una grande statua di influenza ionica attribuita a Vulca, il solo artista etrusco arcaico di cui si conosca il nome;
- la Lupa Capitolina, in bronzo;
- la Chimera d'Arezzo, uno dei massimi capolavori dall'antica arte in bronzo;
- il sarcofago degli sposi: un fedele ritratto dei coniugi defunti adagiati sul coperchio della cassa come su di un letto per il simposio. Questo sarcofago, come tutti quelli apparteneti a questo genere scultoreo, è caratterizzato dal forte realismo e dal gusto per la ritrattistica;
- il Bruto Capitolino: un esempio di ritrattistica non celebrativa, in cui non c'è scavo psicologico e etico, ma ricerca di realismo e di verità.
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