Quando il Social Network si sostituisce al Tg
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Quando il Social Network si sostituisce al Tg
E’ questo l’esperimento lanciato da una radio francese che metterà in una casa ben 5 giornalisti, isolati da tutto e tutti, senza televisione, cellulare, radio e quant’altro. Il loro unico contatto saranno i due famosi social network, Facebook e Twitter, quest’ultimo praticamente il fratello gemello di Facebook americano.
Lo scopo è molto semplice, non è un gioco che andrà a determinare chi susciterà più simpatie al pubblico fra i concorrenti o chi verrà decretato il più bello, niente di questa roba interesserà allo spettatore, per queste cose ci sono i vari Gf e reality. La missione è molto più nobile, anzi quasi straordinaria: bisognerà osservare quale tipo di informazione scaturirà, per mano appunto dei concorrenti-giornalisti, tramite l’utilizzo dei due social network.
"A porte chiuse sul web" partirà i primi di Febbraio e i partecipanti faranno affidamento soltanto sulle fonti del social network per continuare il loro lavoro, fuori dalla loro cara e amata sede giornalistica. L’accusa che viene mossa a questi nuovi mezzi di comunicazione è sempre stata quella di intralciare le notizie, non vi è mai stato uno scopo nobile dalla loro diffusione, hanno intaccato più la privacy delle persone che aiutato a comunicare in maniera veloce: il gossip, soprattutto su Twitter, l’ha fatto da padrone visto che molte star hollywoodiane lo hanno utilizzato per informare i propri fan di "cosa si stava facendo in quel preciso istante".
Facebook segue più o meno lo stesso andazzo, è il "media" più usato fra i giovani, i quali condividono degli interessi superficiali fra di loro senza rendersi conto del suo reale potenziale. Ebbene questa iniziativa promossa da una radio sottolinea l’importanza che i social network possono avere in paesi dove vige la censura, un ottimo espediente per informare, quel minimo che basta, chi ha fame di notizie o chi ne ha necessità. E’ vero che la fonte rimane autonoma ma perlomeno si dà possibilità al lettore di poter confutare ciò che viene diffuso da Facebook o da Twitter nella più assoluta libertà.
Libertà che non avranno invece i concorrenti del reality, le regole imposte al gioco provvederanno a far cancellare dai rispettivi account dei giornalisti le fonti delle loro testate, riducendo la ricerca semplicemente dal basso e nulla più. Una sfida stimolante, finalmente il reality viene utilizzato per scopi che non sanno di trash.
Lo scopo è molto semplice, non è un gioco che andrà a determinare chi susciterà più simpatie al pubblico fra i concorrenti o chi verrà decretato il più bello, niente di questa roba interesserà allo spettatore, per queste cose ci sono i vari Gf e reality. La missione è molto più nobile, anzi quasi straordinaria: bisognerà osservare quale tipo di informazione scaturirà, per mano appunto dei concorrenti-giornalisti, tramite l’utilizzo dei due social network.
"A porte chiuse sul web" partirà i primi di Febbraio e i partecipanti faranno affidamento soltanto sulle fonti del social network per continuare il loro lavoro, fuori dalla loro cara e amata sede giornalistica. L’accusa che viene mossa a questi nuovi mezzi di comunicazione è sempre stata quella di intralciare le notizie, non vi è mai stato uno scopo nobile dalla loro diffusione, hanno intaccato più la privacy delle persone che aiutato a comunicare in maniera veloce: il gossip, soprattutto su Twitter, l’ha fatto da padrone visto che molte star hollywoodiane lo hanno utilizzato per informare i propri fan di "cosa si stava facendo in quel preciso istante".
Facebook segue più o meno lo stesso andazzo, è il "media" più usato fra i giovani, i quali condividono degli interessi superficiali fra di loro senza rendersi conto del suo reale potenziale. Ebbene questa iniziativa promossa da una radio sottolinea l’importanza che i social network possono avere in paesi dove vige la censura, un ottimo espediente per informare, quel minimo che basta, chi ha fame di notizie o chi ne ha necessità. E’ vero che la fonte rimane autonoma ma perlomeno si dà possibilità al lettore di poter confutare ciò che viene diffuso da Facebook o da Twitter nella più assoluta libertà.
Libertà che non avranno invece i concorrenti del reality, le regole imposte al gioco provvederanno a far cancellare dai rispettivi account dei giornalisti le fonti delle loro testate, riducendo la ricerca semplicemente dal basso e nulla più. Una sfida stimolante, finalmente il reality viene utilizzato per scopi che non sanno di trash.
fonte:http://www.agoravox.it/attualita/societa/article/quando-il-social-network-si-12553
matrona- Collaboratore
- Numero di messaggi : 604
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Re: Quando il Social Network si sostituisce al Tg
di sicuro non sarà di gran moda da vedere... ma sarà come una grande riassunto di tutto ciò che accade nella politica nazionale, in questo caso francese, e mondiale...
matrona- Collaboratore
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