Odisseo sfortunato

Una creatura innata
si appresta a presentarsi
creata dalla mano incantata
di Omero suo padre e a consolarsi

non se ne parla poiché affranta
è la sua anima che vaga nell'oscuro
senza una meta e sconsiderata
è la sua fortuna che si sfracella contro un muro.

Egli è un guerriero lontano,
della sua patria innamorato
Itaca, alla quale tende la sua tremante mano
e di riabbracciar attende la sua sposa invano.

Il suo viso crucciato
scaccia la sua beltà
e dal dolore dilaniato
affronta il mar nell'atrocità

di pericoli e avventure
che esseri umani stupidi e deboli
reputano solo congetture
ma le loro parole son solo demenziali,

poiché se la speranza è l'ultima a morire
egli in fretta tornerà,
e prima dell'imbrunire
la sua sposa Penelope abbraccerà.