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Messaggio Da Mik Darko Mer Ott 07, 2009 9:37 pm

Quello che segue è inizialmente nato come messaggio e-mail da spedire a chi, per errore o per negligenza, mi infilasse tra i destinatari di una catena. Rendendomi conto, però, che un messaggio da 12K risulta difficilmente gradevole da ricevere e leggere, ho deciso di convertirlo in pagina HTML e includerla nel mio sito. Da allora, coloro che mi spediscono catene ricevono il link a questa pagina. ;-)

GLI ARGOMENTI DELLE CATENE
Ho ricevuto ormai centinaia di messaggi appartenenti a "catene" e-mail. Gli argomenti erano i più svariati:

  • se manderai duemila copie di questa catena ti regaleremo un telefonino / finanzieremo la tua associazione umanitaria preferita / salveremo la vita di un bambino malato terminale in un ospedale americano;
  • la condizione delle donne in Afghanistan / dei profughi in Puglia / dei perseguitati in Palestina è vergognosa;
  • avrai buona fortuna se manderai copie di questo messaggio, altrimenti morirai entro 69 secondi;
  • abbiamo bisogno di un donatore di midollo osseo gruppo B.

Molti di questi messaggi sono decisamente allettanti oppure tremendamente e crudemente veri, altri sono semplicemente falsi (nessuno ti regala un telefonino se spedisci tremila e-mail!), altre volte la verità è purtroppo ancora più terribile di quanto il messaggio espone.
Un esempio di messaggio clamorosamente falso è quello che ammonisce all'attenzione:
se trovi un file chiamato Sulfnbk.exe cancellalo immediatamente, perché si tratta di un virus terribile che eliminerà tutto il tuo Hard-disk.

Peccato che il file in questione sia uno dei (tanti) file di sistema di Windows e che i problemi all'hard-disk siano causati dalla sua cancellazione. (Ok, sono anni che sostengo che Windows è un virus, ma non è esattamente quello che intendevo...)
Ci sono poi i messaggi che fanno leva molto più subdolamente sul buon cuore della gente. Ho ricevuto diverse volte un messaggio che parlava di Emy Bruce, che doveva essere operato urgentemente e se lo sarebbe potuto permettere solo grazie all'associazione "pide un dese" (forma misdattiloscritta di "pide un deseo", analoga sudamericana della "make-a-wish" statunitense") che avrebbe pagato sette centesimi per ogni forward. Purtroppo, la stessa associazione ha smentito più volte questo fatto e la smentita si trova ancora, per esempio, sulla pagina "Make-A-Wish Foundation Does Not Participate In Chain Letter...".
Altre volte i messaggi sono purtroppo veri ma inutili. La petizione a sostegno delle donne afgane (beninteso, prima della buona e giusta guerra di liberazione gentilmente combattuta dagli ottimi statunitensi) chiedeva di mandare un messaggio a sarabande@brandeis.edu, indirizzo chiuso dal provider per eccessivo volume di traffico; purtroppo, molti diffondevano la catena prima di provare a spedire il messaggio di sostegno, e così ancora una volta il danno era fatto. Continua ancora a girare dopo anni l'e-mail dedicata a Lucia Brandani, una bimba di due anni malata di tumore; la famiglia cercava davvero informazioni mediche per cercare di fare qualcosa per la bimba, ma lei è morta il 30 aprile 2000.

A CHI GIOVANO LE CATENE?
La domanda fondamentale è: perché spedire catene? Badate, non mi riferisco ai semplici e (quasi) incolpevoli utenti ingenui che propagano i messaggi senza intento di nuocere a nessuno e, spesso, in perfetta buona fede. Quello che intendo è: chi decide di iniziare una catena, con che scopo lo fa? È facile anche qui riconoscere la perfetta buona fede di molti degli iniziatori, come la famiglia Brandani o l'iniziatrice della petizione per i diritti delle donne nel regime dei Talebani; per capire che cosa abbiano in mente quelli che diffondono i falsi avvisi di virus, invece, bisogna pensare un po' di più alla struttura di Internet. Spero che mi potrete perdonare una piccola digressione matematica: "è il mio lavoro e me lo sono scelto io" e inoltre, in questo caso, è l'unica cosa che può dare l'idea del meccanismo di una catena via e-mail.
Supponiamo che ogni utente di internet conosca l'indirizzo di altre 10 persone e che controlli la posta una volta il giorno (la stima è forzatamente semplicistica ma, a mio avviso, ampiamente "per difetto": ci sono anche utenti come me che possono contare su 350 indirizzi e che, lavorando con un computer connesso a Internet, controllano la posta ogni due minuti!). Se tutti inoltrassero i messaggi di una catena ricevuta, avremmo un giro di 10 messaggi il primo giorno, 100 il secondo giorno, 1 000 il terzo, 10 000 il quarto, 100 000 il quinto, 1 000 000 il sesto. Dopo soltanto una settimana, insomma, DIECI MILIONI di utenti riceverebbero questo messaggio.
Quello che può succedere, con numeri del genere, è devastante. Ricordo ancora il caso di Kaycee Nicole Swenson, inoltratrice di una catena strappacuore in cui raccontava la sua lotta contro la leucemia: la descrizione della gara di solidarietà tra internauti per sostenerla era arrivata a conquistare la prima pagina del New York Times. In realtà Kaycee Nicole si chiamava Kelli e non si preoccupava tanto del suo benessere fisico, quanto di quello economico -- a cui hanno contribuito milioni di internauti versando denaro sonante nelle casse dell'associazione da lei fondata per "aiutarla nella cura".
La cosa più comune, comunque, tornando all'esempio di sopra, è che se (come accade nella maggior parte dei casi) ognuno dei "propagatori" del messaggio non si preoccupa di nascondere gli indirizzi dei destinatari oppure di "ripulire" il messaggio dalle vecchie intestazioni, ognuno di quei dieci milioni di utenti può leggere (nelle righe iniziali del messaggio stesso) gli indirizzi di almeno una sessantina di persone. Anche questa stima, ahimé, è tremendamente ottimistica: ogni catena che ricevo mi permette di leggere almeno un centinaio di indirizzi, con punte di 500. Spero che ora vi dia un brivido lungo la schiena sapere che uno degli scopi principali delle catene e-mail è proprio quello di RACCOGLIERE indirizzi e-mail a cui inviare materiale pubblicitario: è altamente probabile, infatti, che tra i milioni di persone tra cui il messaggio "gira" ci sia qualcuno che può trarre vantaggio da un vasto indirizzario a cui spedire l'indirizzo di un sito pornografico, oppure l'invito ad aderire a qualche programma finanziario, oppure proclami politici. Avete mai ricevuto immondizia di questo tipo via e-mail? Rifletteteci.

Riepilogo - prontuario:
CHE COSA FARE QUANDO SI RICEVE UNA CATENA


Verificare le fonti
Prima di inoltrare un messaggio ricevuto, prendi il tempo di cercare in Internet se quanto è riportato nel messaggio corrisponde a verità. Spesso bastano pochi secondi: ci sono un bel po' di siti dedicati a questo fine, come per esempio:

  • The Urban Legends Web Site,
  • Urban Legends Reference Pages,
  • The Museum of Hoaxes,
  • Datafellows Hoax Warnings,
  • Dep. Energy Computer Incident Advisory Capability,
  • Symantec Anti Virus Res. Center.

Nella gran parte dei casi, comunque, basta digitare in un qualsiasi motore di ricerca un po' delle parole contenute nel tuo messaggio: prova, per esempio, a aprire Google! o Altavista o Arianna e cercare "Kaycee Nicole Swenson" (con le virgolette).

Se decidi di propagare: Ripulire il messaggio
Se effettivamente il messaggio risulta fondato -- o anche soltanto se è un messaggio divertente che vuoi comunque condividere con un grande numero di persone -- rifletti sul fatto che le persone a cui lo mandi (e quella da cui l'hai ricevuto) potrebbero non conoscersi fra di loro e non aver interesse a diffondere il loro indirizzo e-mail insieme con il tuo messaggio. Pertanto:

  1. elimina le prime righe del messaggio, quelle che riportano i dati sulla persona che te lo ha spedito e sugli indirizzi dei destinatari passati del messaggio;
  2. metti i destinatari nel campo BCC del tuo programma di posta elettronica. BCC significa "blind carbon copy", traducibile con "copia conforme nascosta": è una funzione dei programmi di posta elettronica che permette di inviare una copia "per conoscenza" di un messaggio senza che i destinatari si vedano reciprocamente. Se il tuo programma non permette di inviare un messaggio senza destinatario, metti TE STESSO come destinatario principale del messagio nella casella "To". Questo messaggio è stato spedito esattamente in questo modo.


Se decidi di non propagare: Avvisa tutti i destinatari
Se invece il messaggio non è fondato, oppure se riporta il tuo indirizzo insieme con quello di duecento altre persone, allora manda un messaggio di avviso a tutti quelli che, come te, hanno appena ricevuto quel messaggio. Nella gran parte dei casi, purtroppo, non servirà a nulla (il messaggio sarà già stato rispedito a decine e decine di altre persone che, così, conosceranno il tuo indirizzo e quello degli altri), ma basta riuscire a raggiungere e "bloccare" anche solo due persone per ridurre notevolmente la propagazione "a lungo termine" della catena.
Questo è tutto. Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e spero di non essere stato né noioso né saccente (entrambe le cose, purtroppo, spesso mi riescono piuttosto bene). Ah, se decidi di propagare questo messaggio, per favore cancella il mio indirizzo...
Ciao
Mik Darko
Mik Darko
Admin

Numero di messaggi : 309
Data d'iscrizione : 12.07.09
Età : 43

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